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Decreto Milleproroghe 2025,Le novità per il settore sportivo

13 Dicembre 2024

Il Consiglio dei Ministri con comunicato n. 107 del 9 dicembre 2024 informa di aver approvato un decreto-legge, ancora in attesa di pubblicazione in G.U., noto come “Milleproroghe”, che introduce disposizioni urgenti in materia di termini normativi.

Tra i 20 articoli del provvedimento, sono due le disposizioni che interessano il mondo sportivo. Si tratta in particolare:

  • dell’art. 3, comma 5, che proroga al 1° gennaio 2026 il termine a decorrere dal quale trova applicazione il nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni realizzate dagli enti associativi, in luogo del regime di esclusione;
  • dell’art 15, comma 1, che proroga al 31 dicembre 2025 la disposizione che prevede che negli atti costitutivi delle società sportive professionistiche sia prevista la costituzione di un organo consultivo che provvede, con pareri obbligatori ma non vincolanti, alla tutela degli interessi specifici dei tifosi.

Proroga regime di esclusione IVA e rinvio entrata in vigore esenzione IVA

L’art. 3 del decreto, oltre a rinviare al 1° gennaio 2026 l’entrata in vigore delle disposizioni relative all’applicazione dell’esenzione Iva agli enti sportivi dilettantistici, posticipa anche la soppressione delle disposizioni relative all’esclusione Iva contenute nell’art. 4, quarto comma, del DPR 633/72.

In sostanza, fino al 31.12.2025, per le ASD, ma anche per le SSD in virtù dei chiarimenti forniti con l’art. 3 del DL 113/2024, rimane applicabile la suddetta norma, per la quale non si considerano svolte nell’esercizio di attività commerciali le prestazioni rese in conformità alle finalità istituzionali verso pagamento di corrispettivi specifici, se svolte nei confronti di associati, associazioni o tesserati, che per legge, regolamento o statuto, appartengono al medesimo organismo affiliante.

Le predette prestazioni rimangono, quindi, fino a tutto il 2025, fuori dal campo di applicazione Iva, per cui le ASD che non svolgono altre attività commerciali potranno rinviare l’apertura della partita Iva al 1° gennaio 2026.